Avete mai visitato Pompei? No, non intendiamo la Pompei odierna, ma quella del 79 d.C., il giorno prima dell’eruzione che la distrusse! E se vi dicessimo che non serve una macchina del tempo, ma che basta un visore di realtà virtuale?
Ebbene si, oggi con la realtà virtuale è possibile visitare qualsiasi luogo e viverlo a 360 gradi.
Semplicemente indossando un visore VR a casa propria o in una delle sale messe a disposizione da ormai molti musei, è possibile vivere esperienze altamente coinvolgenti che fino solo a pochi anni fa risultavano impensabili. Sono molte le regioni, operatori e poli museali che sono subito partiti alla scoperta di questa nuova tecnologia, allettati anche dai potenti risvolti in termini di marketing che questa tecnologia presenta.
Uno dei case study di settore più interessanti degli ultimi anni è “Trentino VR, progetto nato per incentivare il turismo sul territorio e promuovere la cultura locale. Il funzionamento è semplicissimo, tramite uno smartphone e un visore l’utente viene subito catapultato sui sentieri di montagna e con i suoi occhi vede e sente il paesaggio come se fosse effettivamente li. Una leva di marketing non da poco, considerando che grazie a queste esperienze sono aumentate di molto le prenotazione verso le strutture/territori che offrono questa tipologia di servizio.
O ancora, l’iniziativa lanciata dal Mibact dal nome Gran Virtual Tour della Bellezza Italiana, un viaggio digitale lungo tutta la Penisola per visitare online teatri, archivi, biblioteche monumentali e musei.
L’iniziativa, resa possibile grazie alla pluriennale collaborazione tra MiBACT e Google Arts & Culture, permette al visitatore di scegliere tra diversi percorsi digitali riuniti all’interno della sezione Meraviglie d’Italia della piattaforma di Google.
Così gli utenti prendono parte ad un viaggio straordinario, fatto di foto a 360 gradi, documenti storici e immagini d’epoca che raccontano, ad esempio, la storia del Duomo di Firenze, le lotte tra gladiatori al Colosseo, o che mostrano bozzetti della Cappella Sistina.
Ma non sono solo i luoghi turistici a sfruttare queste tecnologie a loro favore, ma anche le strutture alberghiere, che oggi più che mai hanno inserito la realtà virtuale all’interno della propria customer journey. Difatti oggi si può visionare la camera prima di prenotarla, guardare le varie sale che compongono l’albergo o ancora parlare con il personale faccia a faccia, per sciogliere ogni dubbio e trovare la soluzione perfetta per il cliente.
Da oggi quindi se siete indecisi su che posto visitare o se volete vivere un giorno da Gladiatori, vi basterà mettervi comodi, indossare il visore e prepararvi a viaggiare!