Imparare tutte le lingue del mondo è impossibile ma nonostante questo, viaggiando, riusciamo più o meno a farci capire e a superare le barriere linguistiche. Il consiglio generale è sempre quello di imparare almeno a salutare e a ringraziare nella lingua del paese che visiterete e imparare le norme base del galateo locale. Non si saluta in tutto il mondo con “Ciao” o “Hello” né agitando una mano in aria.
Ogni cultura ha un modo unico di dimostrare affetto, scopriamo insieme come ci si saluta in vari paesi del mondo!
Giappone
Qui il rei, un inchino che è allo stesso tempo saluto, ringraziamento e obbligo sociale, assume diverse declinazioni, ciascuna con i rispettivi angoli e durate. L’eshaku, di 15 gradi, è usato per i saluti informali e per congratularsi; il keirei, di 30 gradi, è riservato a chi si trova in un gradino più alto della scala sociale (come il proprio capo); il saikeirei, un inchino a 45 gradi, si usa di fronte a personalità come l’imperatore, o per farsi perdonare di una grave mancanza.
Tibet
I tibetani mostrano brevemente la lingua in segno di rispetto, per dimostrare di non essere la reincarnazione di un malvagio sovrano del nono secolo, Lang Darma, noto per la sua lingua nera. Questo gesto viene anche usato per esprimere un accordo con un’altra persona.
Filippine
Nella cultura del Paese del Sudest asiatico è in uso una versione alternativa del baciamano, il Mano Po o Pagmamano, da riservare come saluto e segno di rispetto alle persone più anziane. Dopo aver chiesto il permesso si avvicina la propria fronte alla mano del destinatario, premendo contro di essa, come per accettare una benedizione.
India
In India, le persone si salutando con l’Añjali Mudrā. Le mani vengono unite tra loro come in preghiera, posizionate davanti al cuore e viene pronunciato il celebre saluto: “Namaste”.
Nuova Zelanda
La tradizione Maori per salutarsi, nota come “Hongi”, è simile a quella dell’Oman ma qui è previsto che si premano allo stesso tempo naso e fronte contro quelli dell’altra persona, condividendone il respiro vitale (e quindi l’anima).
Malesia
In Malesia sono le dita delle mani ad entrare in contatto e poi le proprie mani vengono portate al cuore. Questo gesto simboleggia che le persone si salutano dal profondo del loro cuore.
Groenlandia
Molti pensano che in questo paese ci si saluti sfregando i rispettivi nasi, vero? No, non è così e gli abitanti di questo paese si infastidiscono un po’ quando scoprono che la pensate così. Il loro modo di salutarsi si chiama “Kunik” e consiste nell’appoggiare il naso e il labbro superiore sulla guancia o sulla fronte dell’altra persona e inspirare.
Thailandia
In Thailandia le persone si salutano unendo le mani come in preghiera e inclinando
leggermente la propria testa in avanti.
Botswana
Ora che siete degli esperti su come salutare le diverse persone del mondo siete pronti per la stretta di mano della Repubblica di Botswana. Per metterla in pratica dovete imparare i diversi passaggi: portate in avanti il vostro braccio destro, appoggiate l’altra mano sul gomito destro e stringete la mano dell’altra persona; incrociate i pollici e tornate alla posizione iniziale dicendo “Lae kae?” che significa “Come stai?” in Setswana. Facile no?