Tokyo, nonostante gli ormai noti problemi ambientali, è il luogo in cui l’antico e le tecnologie all’ultimo grido convivono in un’atmosfera magica. Il fascino di entrare in contatto con una cultura molto lontana e completamente diversa dalla nostra, è una delle ragioni principali,
per cui vale la pena visitare questa metropoli. Tuffarsi a capofitto in un mondo dominato da una tecnologia strabiliante, in cui all’improvviso emergono miraggi romantici di un’epoca antica, è un’esperienza unica al mondo.
Tokyo è una città in continua trasformazione e lo sa chi ci ritorna ogni tanto. La mancanza di regole urbanistiche e la completa libertà architettonica ha dato l’occasione ad architetti di grande talento di esprimersi al massimo. La capitale, grazie a Kenzo Tange, a Kisho Kurokawa, a Arata Isozachi, a Fumiko Maki e ad altri ancora, è divenuta un museo di architettura contemporanea a cielo aperto.
Il glamping sui grattacieli
l’affollata capitale del Giappone non è solo bella da guardare, ma è anche incredibile da vivere per tutta una serie di esperienze inedite ed emozionanti che coinvolgono tutta la città. Ci sono, per esempio, i campeggi urbani: luoghi di incredibile bellezza nei quali rifugiarsi per fuggire dal caos cittadino, ma che consentono comunque di ammirarne il fascino.
Nella zona di Toyosu, per esempio, nei pressi della baia esiste un parco all’aperto, dal nome Wild Magic, dove famiglie, giovani e viaggiatori possono trascorrere le giornate organizzando braciate e picnic. Il contrasto tra le tende da campeggio e lo skyline moderno e luminoso della città offrono un’atmosfera davvero suggestiva.
Bagni pubblici trasparenti!
Possono dei bagni pubblici diventare vere e proprie attrazioni turistiche? Si!
A Shibuya (uno dei quartieri di Tokyo) sono stati installati i primi Yokushitsu, ovvero 17 bellissimi bagni realizzati da 16 designer provenienti da tutto il mondo per il progetto The Tokyo Toilet di Nippon Foundation.
Tra questi ci sono i bagni creati dall’architetto Shigeru Ban che sono stati installati nei parchi di Tomigaya e Yoyogi. La loro caratteristica? Sono realizzati con pareti colorate in vetro trasparente che diventano opache quando la serratura viene chiusa e il bagno è occupato.
La ragione è semplicissima: garantire la sicurezza dei cittadini. Il designer spiega infatti che, soprattutto quando i bagni si trovano nei parchi, oltre alla pulizia (a cui i giapponesi tengono tantissimo), la preoccupazione maggiore è che vi possa essere qualcuno nascosto all’interno. Questa tecnologia, invece, «consente agli utenti di controllare sempre la pulizia e se qualcuno sta già usando il bagno, senza dover entrare. Poi di notte la struttura illumina il parco come una bellissima lanterna»