Le tradizioni antiche e moderne per festeggiare il Capodanno nel mondo sono moltissime: se la notte del 31 dicembre vi troverete in vacanza, adeguatevi ai costumi locali e a questi rituali portafortuna.
In quasi tutto il mondo il primo giorno di gennaio si celebra l’inizio dell’anno nuovo. Le isole Samoa e Kiribati aprono e chiudono il cerchio, in un giro del mondo che nelle 24 ore vede festeggiamenti, tradizioni e usanze a diverse longitudini. E non solo: queste sono anche delle caratteristiche idee per scoprire dove andare per festeggiare il Capodanno.
Numeri magici e colori portafortuna
Il 12 è uno dei numeri portafortuna più gettonati. In Spagna e in molti paesi del Centro America come Venezuela e Costa Rica gli acini d’uva propizi sono 12, uno per ogni mese dell’anno: è tradizione mangiarne uno ogni secondo che precede la mezzanotte.
A Caracas le campane della cattedrale suonano 12 volte a mezzanotte dell’anno nuovo. Nelle Filippine porta bene mettere in tavola 12 frutti rotondi che rappresentano le monete, come simbolo di prosperità. In Giappone, allo scoccare della mezzanotte, i templi buddisti suonano le campane 108 volte, per allontanare i 108 elementi del bonō, gli stati mentali che portano le persone a comportarsi male.
In Italia e in molti paesi europei è usanza indossare dell’intimo rosso la notte di San Silvestro come amuleto portafortuna. Ma non ovunque è così: in molti paesi del Centro America il colore fortunato è il giallo. Festeggiando a Città del Messico come a Santiago del Cile troverete tante decorazioni, festoni e palloncini gialli.
In Brasile il colore fortunato è quello che li racchiude tutti: sulla spiaggia di Copacabana a Rio de Janeiro più di due milioni di persone ogni anno arrivano vestite completamente di bianco. Se vi trovate lì per salutare il nuovo anno potete saltare sette volte tra le onde esprimendo altrettanti desideri, mangiare sette acini d’uva o sette chicchi di melagrana come auspicio di prosperità, come impone la tradizione carioca.
Altre bizzarrie
Ci sono molti rituali curiosi con cui i popoli di tutto il mondo si lasciano metaforicamente alle spalle l’anno vecchio. In Argentina il 31 dicembre si usa strappare vecchi documenti e lanciare i brandelli di carta dalla finestra, come fossero coriandoli. In molte parti d’Italia si usa lanciare dalla finestra gli oggetti di cui ci si vuole sbarazzare, anche se è vietato dalla legge per il rischio di colpire i passanti.
Per invocare la fortuna, in Irlanda si bussa sui muri di casa con delle pagnotte, mentre in Danimarca si lanciano vecchi piatti e bicchieri contro la propria porta o quella di parenti e amici, per allontanare gli spiriti malvagi. Sempre in Danimarca, appena rintocca la mezzanotte, è tradizione saltare giù dalla sedia come rituale scaramantico: metaforicamente rappresenta l’uscita dall’anno vecchio per entrare in quello nuovo.
Alcune tradizioni natalizie sconfinano alla fine dell’anno: in Algeria i bambini scrivono ai genitori delle letterine con i buoni propositi e i desideri per il nuovo anno. In Russia Ded Moroz (Nonno Gelo), un personaggio del folklore sovietico, porta i doni assieme a sua figlia, la Fanciulla di Neve. In Bangladesh il giorno più romantico dell’anno non è il 14 febbraio ma il 31 dicembre: molte coppie si sposano a Capodanno, con festeggiamenti pantagruelici che iniziano nell’anno vecchio e finiscono all’alba di quello nuovo.
In Grecia il 31 dicembre si usa appendere una cipolla sulla porta d’ingresso, mentre in Perù e Colombia a vaticinare le possibili grazie e disgrazie dell’anno che arriva è una patata: si usa mettere tre patate, una con la buccia, una sbucciata a metà e una completamente pelata, sotto il divano o il letto e pescarne una alla cieca, allo scoccare della mezzanotte. Quella con la buccia presagisce un anno di abbondanza, quella pelata di ristrettezze, quella metà e metà una via di mezzo.
Ogni inverno, nelle regioni orientali della Romania, si svolge l’annuale Danza degli Orsi, un rituale che simboleggia la morte e la rinascita del tempo. A cavallo tra Natale e Capodanno l’intera comunità si riunisce per le strade, per celebrare questa tradizione e soprattutto ammirare la parata. I costumi da orso sono completi con testa di orso e grandi denti, decorati con dei pon-pon rossi attaccati ad entrambe le spalle.