Le nuove tecnologie multimediali e internet hanno consentito ai musei di approcciarsi al grande pubblico in modo nuovo, migliorando l’accessibilità e la fruibilità del loro messaggio culturale.
La più recente evoluzione digitale ha completamente cambiato la modalità di fruizione dei musei in quanto è evidente la possibilità di fruire di questi pur non recandosi fisicamente a visitarli: la fruizione virtuale si accompagna o spesso sostituisce quella reale. Dal punto di vista dell’offerta, dunque, i musei e, più in generale, tutto il settore culturale, deve ampliare la gamma di servizi offerti dotandosi degli strumenti forniti dall’innovazione tecnologica per facilitare tanto la fruizione virtuale che quella reale.
La tecnologia ha permesso un salto di qualità nella comunicazione e nelle modalità di visita, rispetto ai tradizionali strumenti ancora in uso (didascalie, pannelli, etc.), adeguato al cambiamento dei tempi e delle esigenze di un pubblico che necessita di essere stimolato, informato, coinvolto e accolto.
Il museo ha tolto i panni della polverosa e poco attraente istituzione culturale, per la quale sembrava esistere esclusivamente la funzione conservativa, per indossare una veste nuova, diventando un soggetto attivo nella creazione, comunicazione e diffusione della cultura.
In Italia ci sono 4.026 musei e, data questa piccola premessa, è difficile credere che almeno una volta nella vita non ci sia mai capitata l’occasione di vedere un museo. Ognuno di noi, chi più e chi meno, sin dai primi anni di scuola, ha visitato nella propria vita un museo o un sito archeologico. Certo, c’è una bella differenza nel visitare un museo nei primi anni del 2000 e visitarlo oggi; la differenza sta nel processo evolutivo tecnologico, meglio ricordato come “Digital Transformation”.
Le tecnologie utilizzate
Distinguiamo tecnologie per la fruizione remota e quelle per la fruizione in presenza. Le tecnologie per la fruizione remota sono tutte quelle che possono essere utilizzate per fruire
dell’offerta museale a distanza e non in presenza. Le tecnologie per la fruizione in presenza sono quelle che caratterizzano molti dei più moderni ed efficaci allestimenti che tendono a privilegiare una partecipazione attiva dei visitatori.
Le tecnologie utilizzate per fornire un’offerta museale a distanza sono: l’editoria multimediale, le banche dati e gli archivi digitali, il sito web museale e i social network.
Le tecnologie per la fruizione in presenza sono: le installazioni multimediali (info-points e touch screen), la realtà aumentata e la realtà virtuale e la stampa 3D.
Possiamo distinguere quindi tre tecnologie portanti: VR, AR e MR. L’acronimo VR (Virtual Reality) sta ad indicare la realtà virtuale; AR (Augmented Reality) è la realtà aumentata e MR (Mixed Reality) è l’unione delle due tecnologie appena citate.
La realtà virtuale è una tecnologia immersiva, un ambiente tridimensionale generato da un computer in cui il soggetto interagisce con l’ambiente come se fosse realmente al suo interno. La realtà aumentata invece, è una rappresentazione digitale in cui vengono sovrapposte informazioni sensoriali come ad esempio, testi, immagini, animazioni 2D o 3D, elementi audio e video. Generalmente, si ricorre ad uno smartphone o a un tablet, osservando sullo schermo le informazioni aggiuntive che “aumentano” la realtà. AR, è una tecnologia che impone livelli di contenuto virtuale nell’ambiente reale, consentendo così a un utente possessore di dispositivo mobile di puntarlo in un punto designato e guardare una scena ferma, prendere vita.
Negli ultimi anni, il numero di progetti e studi museali che coinvolgono l’innovazione degli utenti sono aumentate, e molti di questi progetti si avvalgono di media digitali, e in particolare i social media!27