Guardare il panorama del Pianeta Terra dallo spazio è il sogno di molti, ma nei prossimi anni sarà un privilegio per pochi. Non solo per le difficoltà logistiche, bensì proprio per i costi. Fare il turista intergalattico, insomma, sarà un divertimento alla portata solo di veri miliardari anche se non si esclude che per i nostri pronipoti diventerà quasi come fare un weekend fuori città.
Attualmente due aziende sono posizionate nella nicchia dei viaggi spaziali brevi (pochi minuti): Blue Origin, la società di Jeff Bezos, e Virgin Galactic, fondata dal miliardario Richard Branson. Con Blue Origin, un razzo decolla verticalmente, e la capsula con i passeggeri dentro si stacca in volo fino a raggiungere un’altezza di 100 km, prima di ricadere sulla Terra frenata da tre paracadute. Virgin Galactic invece utilizza un enorme aereo da trasporto, che decolla da una pista convenzionale, poi lascia cadere in quota un mezzo simile a un grande jet privato. Accende il suo motore fino a raggiungere un’altitudine di oltre 80 km, poi scivola di nuovo verso il basso. In entrambi i casi, fino a sei passeggeri possono staccarsi dai loro sedili per galleggiare in assenza di peso e ammirare la curvatura della Terra.
La razzo-navetta riutilizzabile della compagnia aerospaziale Blue Origin ha compiuto già il suo primo lancio il 20 luglio 2021 dalla sua postazione di lancio nel deserto occidentale del Texas. A bordo, per la prima volta nella storia della compagnia spaziale, un equipaggio di quattro persone.
Costi e requisiti fisici
I primi biglietti venduti da Virgin Galactic costano tra i 200.000 e i 250.000 dollari ciascuno. Ma l’azienda ha avvertito che i biglietti futuri saranno più costosi. Blue Origin non ha annunciato un prezzo, ma un posto sul primo volo con equipaggio è stato messo all’asta per 28 milioni di dollari. Per meno (sempre 125.000 dollari a persona), si può anche salire a bordo della navicella Space Perspective: una capsula con una vista a 360 gradi, tirata lentamente da una palla delle dimensioni di uno stadio di calcio.
In ogni caso, una buona condizione fisica è necessaria. Per Virgin Galactic, la formazione dovrebbe durare solo 5 giorni. Il primo volo di Blue Origin ha portato anche la persona più anziana mai andata nello spazio, un ex-pilota di 82 anni. Tra i criteri che erano richiesti quando si faceva l’offerta per un posto a bordo: non avere paura delle altezze, essere in grado di salire l’equivalente di 7 piani in meno di 90 secondi (per la torre di lancio), e non pesare più di 100 kg.
Programmi di addestramento e tipologie di voli
I turisti in alcuni casi possono partecipare al medesimo addestramento al volo usato dai cosmonauti. Questo addestramento viene svolto soprattutto all’interno del centro d’addestramento russo Yuri Gagarin Cosmonaut Training Center, e prevede diversi tipi di esperienze.
Tra queste vi sono la neutral buoyancy (simulazione dell’assenza di peso in una piscina, dove si sperimenta una “passeggiata spaziale”), la centrifuga, il simulatore (che imita un intero volo spaziale comprensivo di aggancio alla ISS), l’addestramento al volo e alla strumentazione, e altri tipi di esperienze di addestramento.
Volo parabolico
I voli parabolici sono una realtà da oltre 40 anni.
Questo tipo di volo consente di ottenere alcuni istanti a gravità zero sfruttando particolari traiettorie di volo con particolari aerei attrezzati e rinforzati per compiere delle rapide cabrate e delle traiettorie paraboliche. Usati dalla NASA per l’addestramento da oltre 30 anni, sarebbero stati realizzati oltre 130.000 voli con aerei cargo come il Boeing 727-200. Questi aerei possono trasportare 25 passeggeri, compiendo fino a 40 parabole in un volo di due ore. In queste parabole, il passeggero è soggetto a 30 secondi di assenza di gravità.
Un volo simile costa in media circa 3500 dollari, ed è organizzato da diversi imprenditori e compagnie private.
Volo jet
Una particolare offerta commerciale è quella dei voli su jet militari. Questo tipo di voli, realizzato in genere con vecchio materiale russo (MiG-2 o MiG-29), permette di volare sino a 25.000 metri fino a Mach 3 con accelerazioni sino a 6 volte la gravità terrestre. Il costo medio di questi voli è di poche migliaia di euro.
Volo suborbitale
I voli suborbitali, usati sin dagli anni ‘50 dalle amministrazioni spaziali per l’addestramento e il progresso nella corsa allo spazio, sono oggi il campo di maggior innovazione. Con il volo della SpaceShipOne della Virgin Galactics si è aperta la competizione per una compagnia privata in grado di offrire questo tipo di esperienza (esiste già la possibilità di fare un volo suborbitale per 100.000 dollari).
Volo orbitale
I voli orbitali a tutt’oggi sono campo esclusivo delle agenzie spaziali nazionali. L’offerta turistica viene condotta dall’agenzia spaziale russa, che sfrutta il Sojuz. I turisti vengono imbarcati solo dopo un addestramento e solo con il parere positivo dei medici di missione. In genere questi voli prevedono il raggiungimento della stazione ISS. Il volo orbitale finora ha avuto costi nell’ordine dei 20 milioni di euro per ognuno dei cinque turisti che ne hanno usufruito.