In Veneto l’aperitivo è il momento più sacro della giornata! Complice la grande tradizione vitivinicola della regione, i veneti sono abituati a celebrare i momenti speciali brindando con un calice di buon vino o, in orario di aperitivo, con uno Spritz.
Verona sposa questa tradizione che unisce l’amore per il buon vino e il buon cibo al piacere della convivialità. I punti di riferimento per godersi attimi di relax e liberarsi dalle tensioni della giornata, come osterie ed enoteche, sono frequentate da turisti e veronesi più e meno giovani. Perchè l’aperitivo, come le più belle tradizioni, non conosce età. Se volete tuffarvi nella movida studentesca dovete andare nel quartiere di Veronetta, zona universitaria per eccellenza che solitamente pullula di giovani che si concedono un meritato aperitivo tra una maratona di studio e l’altra.
Anche il centro storico è sempre vivo e frizzante nell’ora più felice della giornata, durante la quale potete accomodarvi in uno dei caratteristici locali veronesi per il vostro aperitivo, dove trovate giovani e meno giovani, turisti e professionisti in città per lavoro, coppiette al primo appuntamento, comitive e famigliole. Verona è incredibilmente piena di vita durante l’happy hour.
Lo Spritz, il re degli aperitivi
Colorato, fresco e non eccessivamente alcolico: lo Spritz da qualche anno è tornato il cocktail re dei locali mondani di tutta Italia, soprattutto nel tardo pomeriggio quando è l’ora dell’aperitivo.
Sovrano lo è sempre stato invece in Veneto, dove nacque all’inizio dell’Ottocento. Peccato che allora non fosse come lo conosciamo oggi. Prosecco, bitter e seltz? È solo la sua più “recente” evoluzione.
Le origini dello Spritz
Lo Spritz ha origini piuttosto datate. Nasce infatti durante la dominazione austriaca nel lombardo-veneto tra fine ‘700 e inizio ‘800, quando i soldati asburgici iniziarono a fare la conoscenza dei vini veneti. Un rapporto che non partì con il piede giusto: troppo forti per i loro palati. E così per addolcirne il sapore i nostri ospiti pensarono bene di “allungarli” con acqua gassata. Insomma, c’è la pratica più sacrilega per i veri amanti del vino alla base di questo cocktail, il cui nome infatti deriva dal verbo tedesco spritzen che significa appunto “spruzzare”. Vino bianco e acqua gassata: fu questo il primo Spritz, modello austro-ungarico. E attenzione, perché in molte zone del Friuli Venezia Giulia se chiedete uno Spritz vi portano ancora questo.
Il cocktail come lo conosciamo oggi nacque solo negli anni Venti, quando si pensò di “macchiare” la miscela con un po’ di bitter.
Le ricette per lo Spritz perfetto
Ecco le due ricette più diffuse dello Spritz.
La ricetta veneziana:
- 1/3 di vino bianco frizzante
- 1/3 di bitter
- 1/3 di acqua frizzante
La ricetta ufficiale IBA (International Bartenders Association) prevede:
- 6 cl di prosecco
- 4 cl di Aperol
- Una spruzzata di soda/seltz