La pandemia ha lasciato e lascerà segni profondi sulla nostra psiche, rischiando di compromettere anche a lungo termine benessere e salute mentale non solo dei pazienti guariti dal virus, degli operatori sanitari e delle famiglie delle vittime, ma di tutte le persone che anche solo indirettamente stanno subendo i colpi di un anno di coronavirus. Il rischio più diffuso è vivere l’esperienza pandemica in modo traumatico, manifestando il cosiddetto disturbo post-traumatico da stress (PTSD), con sintomi cronici o persistenti, che vanno da insonnia a incubi ed ansia: fino a un individuo su tre potrebbe soffrirne. Questo è il quadro che emerge dal rapporto periodico della Società Italiana di Psichiatria.
In particolare, poi, l’analisi mostra che a infierire sull’equilibrio psichico delle persone sono state soprattutto le condizioni di isolamento e la conseguente perdita di libertà.
Uno studio pubblicato sull’International Journal of Migration, Health and Social Care riferisce come particolarmente esposti allo stress da pandemia coloro che rivestono un ruolo di cura (caregivers), in particolare delle persone anziane. Questo per le numerose difficoltà che hanno incontrato durante il lockdown: difficoltà nel garantire il livello usuale di assistenza, preoccupazioni legate al rischio di contagiare il proprio assistito, specie in situazioni di badanza senza un regolare contratto di lavoro, cosa che ha reso quasi impossibile fornire l’usuale continuità assistenziale durante il lockdown.
Le pratiche olistiche
L’olismo (dal greco ὅλος hòlos, cioè «totale», «globale») è una posizione teorica (in ambito filosofico e scientifico, contrapposta al riduzionismo) secondo la quale le proprietà di un sistema non possono essere spiegate esclusivamente tramite le sue singole componenti, poiché la sommatoria funzionale delle parti è sempre maggiore, o comunque differente, delle medesime parti prese singolarmente.
Di cosa si occupa quindi un centro olistico?
Un centro olistico è un centro finalizzato alla divulgazione di discipline naturali, sia per ristabilire un corretto benessere psico-fisico, sia per permettere una profonda conoscenza di se stessi. Dall’omeopatia all’agopuntura, allo yoga, l’aromaterapia, l’ayurveda, l’osteopatia, la medicina tradizionale cinese e lo shiatsu, sono tantissime le discipline olistiche con cui spesso si entra in contatto. Un argomento piuttosto controverso, oggetto di numerosi dibattiti nel nostro Paese: anche se si basano su determinati presupposti scientifici, manca ancora una regolamentazione chiara per far sì che vengano riconosciute non come pratiche alternative ma come materia di medicina complementare.
Alcune di queste pratiche olistiche però, possono essere svolte nella tranquillità della propria abitazione.
Ad esempio, la meditazione come supporto per alleggerire il carico mentale e trarre beneficio per la nostra salute psico fisica è in piena espansione in Italia e si assiste ad una grande crescita di neofiti. Come abbiamo già detto, quest’anno più che mai la nostra mente è stata messa a dura prova dal lockdown e dalla crisi sanitaria, che stanno impattando fortemente sulle condizioni psicologiche di buona parte della popolazione.
La meditazione permette di raggiungere uno stato di calma, rilassamento, pace interiore e consapevolezza, liberando la mente e consentendo di vivere nel qui e ora.
YouGov, una delle principali società di ricerche di mercato al mondo, ha studiato il rapporto degli italiani con la pratica meditativa durante e dopo il periodo di quarantena, analizzando il sentiment tra chi praticava già e i neofiti che si sono avvicinati a questa attività durante le restrizioni poste dal governo. Ne è emerso che:
- un italiano su 5 pratica meditazione regolarmente;
- il lockdown di marzo è stato il traino per l’approccio alle tecniche meditative: più della metà di chi pratica ha iniziato durante la quarantena;
- 9 praticanti su 10 prevedono di continuare a prescindere dal periodo di crisi sanitaria.
I viaggi olistici
Si sa, la vita di tutti i giorni è spesso caratterizzata da ritmi frenetici che ci risucchiano e assorbono inevitabilmente energia e grinta. Le vacanze, che per molti sono un vero e proprio miraggio, sono una breve ma necessaria opportunità per poter liberarsi dalle preoccupazioni e dallo stress. Negli ultimi tempi, oltre alle classiche vacanze al mare, in montagna o alla scoperta delle città, si stanno sempre più affermando i viaggi olistici ed esperienziali, dedicati al benessere e al contatto con se stessi.
Una vacanza olistica è un soggiorno nel quale poter mettere in atto i benefici dell’antica tradizione orientale, secondo cui attraverso alimentazione, meditazione e relax raggiungiamo un nuovo equilibrio. Le vacanze olistiche sono considerate come una splendida opportunità per riscoprire i valori della vita e conoscere la parte più profonda dell’io.
Gli elementi naturali come, fiumi, laghi, monti, ruscelli, boschi e prati sono location ideali per riscoprire una realtà che risiede sempre intorno a noi, ma che non riusciamo a vedere.
Viaggiare significa spostarsi altrove, fare un percorso, un cammino, fuori ma soprattutto dentro di sé. Un viaggio può essere per divertimento, certo, ma anche un’occasione per capirsi, per rigenerarsi, per ritrovarsi, per conoscere il “diverso” e sperimentare una nuova dimensione del sé, chiamato ad abbandonare le proprie zone di comfort e aprirsi al mondo.
Il viaggio recupera così la sua dimensione universale di esplorazione e scoperta non solo di nuovi luoghi e culture, ma anche della propria individualità, dei propri bisogni e delle proprie necessità più autentiche soffocate da impegni e stress, mentre yoga, meditazione e massaggi Thai diventano le chiavi di accesso per accedere a una dimensione più consapevole ed autentica.
Viaggiare infatti, non è solo spostarsi o intraprendere un itinerario, è una strada da percorrere per raggiungere il proprio centro e per direzionarsi verso l’altro, il diverso. Da qui nasce la nostra vera ricchezza interiore.
Digital Detox
Lo smart working intensivo degli ultimi due anni ha accentuato tutte le problematiche relative al troppo utilizzo dei dispositivi informatici ed oggi più che mai, è necessario adottare un approccio misurato.
Con l’espressione “digital detox”, ci si riferisce a un periodo di tempo che si sceglie volontariamente di passare lontano da social media e altri ambienti digitali ma anche senza usare smartphone, tablet, PC e altri device simili, con l’obiettivo di rivedere e rendere più sano il proprio rapporto con la tecnologia.
Insomma, possiamo affermare con convinzione che le pratiche e le vacanze olistiche sono una chance che tutti dovrebbero darsi almeno una volta nella vita, un percorso rigenerativo da fare con amore e passione.